L’estrazione del dente del giudizio inferiore è uno degli interventi più frequentemente eseguiti in chirurgia orale e maxillo-facciale. La prevalenza con la quale il terzo molare inferiore si presenta incluso è di circa il 20-30%, di gran lunga più alta di quella riscontrata per gli altri elementi dentari.
Un dente si definisce incluso quando vi è un ostacolo alla sua completa eruzione nella normale posizione funzionale, il più delle volte causato da una mancanza di spazio in arcata o da sviluppo del dente in posizione anomala. L’inclusione del dente può essere parziale o totale a seconda che esso sia visibile in bocca, o quantomeno in comunicazione con la cavità orale, oppure completamente ricoperto da gengiva e parzialmente o totalmente ricoperto da osso. Chiaramente è assolutamente normale che in un certo stadio del fisiologico processo di eruzione il dente appaia incluso. I denti del giudizio erompono normalmente tra i 18 ed i 24 anni di età. Per definire un dente del giudizio “incluso”, quindi, tale elemento dentario deve permanere nella compagine ossea o mucosa oltre la normale epoca eruttiva
Come principio generale, nessun dente dovrebbe essere trattato senza una giusta motivazione e tale principio dovrebbe essere applicato anche ai terzi molari. Ogni tipo di chirurgia comporta infatti rischi e complicanze più o meno gravi.
Se da un lato l’esperienza del chirurgo contribuisce a minimizzare tali rischi (ma non ad escluderli) dall’altro è assolutamente intollerabile sottoporre un paziente ad una procedura chirurgica non necessaria.
Quali sono le indicazioni alla estrazione dei terzi molari in inclusione?
Esistono delle indicazioni assolute all’estrazione:
- se il dente è sintomatico. Quindi in caso di infiammazione della gengiva che circonda la corona del dente (pericoronarite), in caso di ascesso, osteomielite, patologia pulpare e/o periapicale.
- Se Il dente è affetto da carie non trattabile
- Se ostacola la cura di lesioni cariose a carico del 2° molare
- Se causa malattia parodontale del 2° molare
- Se è associato a neoformazione cistica
- Causa riassorbimento esterno della radice del 2° molare
- In caso di problematiche ortodontiche: ad esempio necessità di distalizzare i molari inferiori
- In caso di necessità di sottoporsi ad interventi di chirurgia ortognatica che prevedano osteotomie sagittali della mandibola
- In caso di denti che presentano elevate probabilità di diventare sintomatici in pazienti con specifiche condizioni mediche (ad es in pazienti che dovranno sottoporsi a radioterapia del distretto testa-collo, chemioterapia, trapianti d’organo)
- Se interferisce con il trattamento protesico o implantologico programmato in prossimità di un dente incluso
- In caso di dolore facciale atipico, localizzato nell’area del dente incluso, solo quando escluse altre cause (disfunzione ATM, sindrome miofasciale)
Indicazioni relative
È consigliabile estrarre il dente del giudizio quando esistono buone probabilità che possa provocare infezioni in pazienti che potrebbero avere difficoltà a recarsi tempestivamente dal chirurgo orale (viaggiatori, equipaggi di imbarcazioni) o nel caso di donne in età fertile che desiderano avere figli.